Snack salati, gustosi formaggi con le olive, prosciutto affumicato su una fetta di pane: per questi piccoli peccati di gola, il sale gioca un ruolo decisivo nella nostra percezione dei sapori. Il sale è essenziale per l’organismo umano. Ma il consumo del sale da cucina è in aumento e oggi i suoi detrattori sono sempre di più. Pur essendo essenziale, bisogna dire stop al sale?
Dalle origini del sale alla corretta dose giornaliera, fino ai cibi con molto sale e ai condimenti alternativi: scopri di più in questo articolo.
Che cos’è il sale e come si produce?
Il sale da cucina, come viene chiamato il sale comune, è costituito dai minerali sodio e cloruro. In passato, il sale veniva utilizzato come preziosa merce di scambio per la sua capacità di conservare i cibi, dovuta alla particolare struttura chimica. Infatti il sale assorbe l’acqua, eliminandola dagli alimenti. Per esempio, il sale veniva utilizzato per conservare il pesce durante i lunghi viaggi in barca. Il sale ha un ruolo cruciale anche nella fermentazione delle verdure. In questo processo, il sale impedisce ai microorganismi che guasterebbero il prodotto di accumularsi nel cibo fermentato, evitando così la formazione della muffa e lo sviluppo dei batteri.
Oggi la produzione del sale è più standardizzata e i due più grandi produttori al mondo sono la Cina e gli Stati Uniti. Ma da dove viene il sale? Il sale è un elemento presente in natura. Gli specchi d’acqua – come laghi, sorgenti salmastre e mari – sono fonti molto ricche. Ma il sale viene anche estratto dalle rocce, ad esempio sulle montagne o nelle miniere di sale. Il famoso Fleur de Sel viene raccolto a mano da un bacino di acqua salata sulla cui superficie si formano i cristalli di sale. I sali da cucina convenzionali vengono processati dopo un’estrazione meccanica. Spesso si aggiunge un agente antiagglomerante, per evitare che i cristalli formino dei grumi nella saliera. Molte volte al supermercato si trovano sali da cucina arricchiti con iodio e/o fluoro. Lo scopo è quello di prevenire carenze di questi minerali nella popolazione.
Che ruolo ha il sale da cucina per il corpo umano?
Il corpo umano è composto allo 0,9% di sale. I minerali contenuti nel sale da cucina sono essenziali per svariati processi metabolici. In qualità di elettrolita, il sale aiuta a regolare i fluidi e l’equilibrio acido-base. Inoltre il sodio favorisce l’assorbimento e il trasporto delle sostanze nutritive.
Ti capita mai di avere una voglia irrefrenabile di qualcosa di salato? Un tempo si pensava che la voglia di salato fosse un modo naturale per il corpo di esprimere il suo bisogno di cloruro di sodio. Oggi, però, oltre alle esigenze individuali, sembra che la dieta e l’abitudine abbiano una maggiore influenza sulla voglia di salato. Perciò anche un’elevata assunzione giornaliera di sale può innescare una forte voglia di ulteriore sale. L’ipotesi è che il consumo di sale abbia effetti positivi sull’umore, ma l’esatto funzionamento di questo meccanismo rimane incerto.
Ad oggi, quali sono le dosi giornaliere raccomandate?
Il corpo umano espelle naturalmente dai 3 ai 20 grammi di sale al giorno, a seconda dell’attività fisica praticata. Perciò una dose giornaliera di sale da cucina è necessaria per garantire le funzioni corporee. Il fabbisogno minimo di cloruro di sodio ammonta a circa 1,5 grammi al giorno. Attualmente l’Associazione tedesca per l’alimentazione (DGE) raccomanda una dose massima di 6 grammi di sale al giorno.
Un’eccessiva assunzione di sale può avere effetti avversi sulla salute. Nelle persone più sensibili, troppo sale provoca un aumento della pressione. La pressione alta, a sua volta, può portare all’insorgenza di malattie cardiovascolari. Gli effetti di un’eccessiva dose di sale sulla pressione variano da persona a persona. Nelle persone tolleranti al sale, un incremento della dose provoca al massimo un leggero aumento della pressione. Ad ogni modo, per prevenire la pressione alta, nel limite del possibile si consiglia di evitare un consumo eccessivo.
Quali sono i cibi che contengono più sale?
Il sale è molto presente nei cibi processati. Oltre ai piatti pronti, anche salumi, formaggi e prodotti da forno contengono tanto sale. L’aggiunta di sale nell’acqua di cottura o direttamente sui cibi rappresenta una componente minore della dose totale.
Se vuoi iniziare a valutare meglio la tua dose giornaliera di sale proveniente da cibi processati, ti suggeriamo di controllare l’etichetta nutrizionale: ti dirà quanto sale contiene il prodotto. Nella tabella nutrizionale dei cibi che consumi potresti trovare riportata solo la quantità di sodio. Ma come si fa a calcolare il contenuto di sale a partire dal valore di sodio fornito? Moltiplica il contenuto di sodio per 2,54: otterrai la quantità totale di sale da cucina presente nell’alimento.
Che metodi alternativi esistono per condire?
Per quanto riguarda le categorie di cibi citate poco fa, puoi scegliere un’alternativa che contenga meno sale. Per gli affettati, prova il tacchino invece del prosciutto. Tra i formaggi ad alto contenuto di sale spiccano il parmigiano, il roquefort e tutti i formaggi processati. Un buon modo per consumare meno sale è orientarsi sui formaggi spalmabili o sul camembert, che è leggermente più saporito. Vale anche la pena dare un’occhiata al contenuto di sale degli snack. I cracker al formaggio o i grissini al sesamo sono una valida alternativa ai bastoncini salati. Quanto alla frutta a guscio, puoi semplicemente optare per le varianti non salate.
Ai fornelli, le erbe fresche rappresentano un gustoso escamotage. Puoi aggiungerne in abbondanza, non ci sono limiti! I tuoi pasti si trasformeranno in nuove creazioni culinarie con una vasta gamma di sapori. Perché non provare ad aggiungere timo, limone o maggiorana alla salsa di pomodoro quando cucini la pasta? Questo metodo alternativo per insaporire ti aiuterà a ricorrere meno al sale!
Per mantenere le erbe fresche il più a lungo possibile, tagliane le estremità con un coltello non appena le compri e inseriscile a mazzetti in un bicchiere d’acqua. La cosa migliore è riporre i bouquet di aromi nel tuo frigorifero Liebherr, affinché rimangano freschi e fragranti ancora a lungo. Le erbe che non ti servono subito possono anche essere congelate. In tal caso, non devi far altro che riempire una vaschetta per il ghiaccio con le erbe tritate. Così avrai sempre la tua scorta di cubetti di erbe.
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