Molti consumatori confondono spesso il significato di “da consumarsi preferibilmente entro il” (o BBD – Best Before Date) e data di scadenza: il risultato è che il cibo che ha superato la BBD viene gettato via anche se in realtà è ancora buono da mangiare. Ma se la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro il” non ha nulla a che vedere con la data di scadenza, cos’è esattamente? Perché alcuni cibi non hanno una BBD? Lo spreco alimentare può essere evitato?
Che cosa significa “da consumarsi preferibilmente entro il”?
Alcuni prodotti conservano le proprie proprietà nutritive entro una certa data. Se la BBD viene superata, alcuni aspetti qualitativi del prodotto potrebbero essere compromessi: per esempio, il contenuto di vitamine, il colore o il sapore.
Tuttavia, ciò non significa che il prodotto scaduto non abbia più un buon sapore o che sia dannoso se consumato. Per decidere se il cibo che ha superato la BBD sia ancora mangiabile devi fidarti dei tuoi occhi, del tuo naso e del gusto. Un prodotto deve essere cestinato solo se ha un sapore, un odore e un aspetto sgradevole, o se ha una strana consistenza. Se un prodotto ha una BBD molto lunga (mesi o anche anni), potrà essere consumato per molto tempo dopo aver superato la propria BBD.
Gli alimenti con BBD superata possono essere venduti?
Se la BBD è stata superata non significa che il cibo non possa più essere venduto. Spesso i supermercati riducono il prezzo del cibo che sta per avvicinarsi o ha già superato la BBD per venderlo più velocemente.
Tuttavia, non esiste una vera e propria legge in materia: il venditore deve solo verificare che il cibo sia ancora in buone condizioni. Anche se i consumatori comprano consapevolmente prodotti che hanno superato la BBD, hanno il diritto di poter fare un reclamo se non sono soddisfatti della qualità del prodotto.
Quali sono le differenze tra BBD e data di scadenza?
Anche se generalmente le persone parlano solo di “cibo scaduto”, i cibi con BBD dovrebbero essere chiaramente differenziati da quelli che presentano una data di scadenza. La data di scadenza appare solitamente sulla confezione di alimenti deperibili che si rovinano velocemente, come il pesce e i prodotti a base di carne. Una volta che questi prodotti superano la data di scadenza, dovrebbero essere gettati via immediatamente in quanto potrebbero essere nocivi per la salute. La vendita di prodotti scaduti è ovviamente proibita.
Sull’etichetta della maggior parte degli alimenti con data di scadenza, viene riportata anche la temperatura di conservazione, di solito tra i +2°C e i +4°C. Tuttavia, molti frigoriferi vengono impostati tra i +4°C e gli 8°C, temperatura considerevolmente più calda rispetto a quella raccomandata. Ridurre la temperatura all’interno dell’intero vano frigorifero per conservare cibi deperibili comporta un aumento del consumo di energia elettrica. Inoltre, la temperatura impostata potrebbe non essere adatta alle altre tipologie di alimenti presenti nel frigo. Liebherr offre la soluzione perfetta per questa problematica: il cassetto BioFresh consente di conservare in maniera ottimale verdura, frutta, pesce e carne. Con la tecnologia BioFresh i salumi possono essere conservati in modalità DrySafe fino a 180 giorni, 100 giorni in più rispetto ad un classico cassetto del frigorifero. In modalità HydroSafe invece, le mele rimarranno commestibili fino a 80 giorni. Inoltre, la praticità del cassetto BioFresh si unisce ad un’elevata efficienza energetica!
Recenti studi dimostrano che in Italia circa l’8% del cibo viene sprecato
La confusione tra BBD e data di scadenza ha come conseguenza un notevole spreco di cibo. Secondo l’osservatorio Waste Watcher, in Italia lo spreco alimentare interessa ogni anno 5 milioni di tonnellate di prodotti. Inoltre, un recente studio del Politecnico di Milano, evidenzia come ogni italiano sprechi circa 108 chilogrammi di cibo. Il dato più preoccupante è che quasi 42 chilogrammi a testa vengono gettati nella spazzatura quando sono ancora commestibili. Gli alimenti che vengono buttati via maggiormente sono la frutta, la verdura e i prodotti da forno. Non si tratta solo di spreco alimentare, devi anche considerare tutta l’energia che è stata utilizzata nella produzione, nel confezionamento, nel trasporto e nella conservazione del prodotto. Tale spreco porta alla carenza di materie prime e all’aumento del loro prezzo.
Consigli per evitare lo spreco alimentare
Abbiamo stilato qualche consiglio utile per aiutarti a non sprecare gli alimenti e risparmiare denaro:
È fondamentale pianificare la spesa: prima di andare al supermercato, fai una lista precisa degli alimenti di cui hai bisogno, considerando il numero di persone e i giorni a seguire. Così eviterai di comprare troppi prodotti.
- È importante conservare gli alimenti nel modo corretto: per gustare al meglio i tuoi alimenti e farli durare più a lungo, devi stare attento alla loro conservazione. Nella gamma di apparecchiature BluPerformance di Liebherr è stata integrata una lista completa che indica per quanto tempo una certa tipologia di alimento può essere conservata e dove sia meglio conservarla. Alcuni alimenti necessitano di condizioni di conservazione speciali per rimanere freschi: il cassetto BioFresh di Liebherr offre le condizioni ottimali per mantenere gli alimenti freschi più a lungo.
- Ricicla gli avanzi: non buttare via immediatamente gli avanzi. Dai libero sfogo alla tua fantasia e riciclali per la preparazione di altri piatti. Se ti avanza della salsa al pomodoro, ad esempio, puoi utilizzarla per preparare una pizza, oppure puoi congelarla e consumarla quando preferisci.
- Controlla sempre il cibo: quando devi decidere se tenere o buttare via un alimento, controllalo attentamente: guardalo, odoralo e assaggialo.
Ci sono degli alimenti in cui non compare la BBD?
Per prevenire lo spreco di cibo, alcuni prodotti sono esenti dalla norma UE e l’etichetta non deve necessariamente riportare la BBD. Ciò è valido per gli alimenti che non alterano la propria qualità durante una conservazione prolungata, ad esempio, chewing gum, vino, sale da cucina e aceto.
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