Forse sorprenderà molti sapere che il kiwi, uno dei frutti più esportati dalla Nuova Zelanda, ha in realtà le sue origini in Cina: ecco perché spesso viene chiamato “uva spina cinese”. I kiwi sono prima di tutto degli adorabili uccellini marroni inadatti al volo, piccoli e col becco lungo. Sono originari della Nuova Zelanda e, nel tempo, sono diventati simbolo di questa nazione. Nei primi anni sessanta, i coltivatori hanno iniziato ad utilizzare il nome “kiwi” per identificare il frutto che noi tutti conosciamo (anche questo piccolo, peloso e marrone). In origine tale nome veniva utilizzato solo per il mercato export, oggi è diventato quello ufficiale.

Il kiwi è un frutto climaterio (continua a maturare anche dopo essere stato raccolto); ciò significa che, nonostante il raccolto nell’emisfero nord avvenga generalmente a fine ottobre/inizi di novembre, i frutti non saranno maturi e pronti da mangiare prima di 3-4 settimane. È disponibile nei supermercati tutto l’anno e per lungo tempo è stato considerato un frutto tropicale.

Il kiwi è molto versatile in cucina: si può gustare in una macedonia, nei frullati, in purea e anche nei dolci. Se vuoi mangiare kiwi freschi in maniera semplice, taglialo in due parti nel mezzo e mangialo col cucchiaino. In alternativa, lo puoi sbucciare e tagliarlo a fettine.

I benefici per la salute

I kiwi contengono molte vitamine ed hanno un gusto delizioso che tende al dolce-aspro. Contengono molta più vitamina C rispetto a frutti come le arance e i limoni: un solo kiwi può soddisfare il tuo fabbisogno giornaliero di vitamina C. In più, i kiwi vantano un alto contenuto di vitamina E (due volte la quantità contenuta nell’avocado, per esempio) e contengono molti minerali, come potassio, calcio, magnesio e fosforo. Sono ricchi di nutrienti ma estremamente poveri di calorie!

Grazie all’elevato contenuto di vitamine, i kiwi aiutano a rafforzare il sistema immunitario, accelerano il metabolismo e stimolano l’attività muscolare, in particolare quella del cuore. Inoltre, i kiwi sono ottimi per i diabetici. Uno studio condotto in Italia ha dimostrato che i diabetici che assumono elevate dosi di vitamina C mostrano un colesterolo più basso e hanno livelli minori di insulina. I kiwi sono quindi adatti per i diabetici, ma solo con un corretto calcolo delle unità di pane (BU).

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Conservazione

I kiwi si conservano bene sia in frigo che in freezer. Possono essere conservati fino a 40 giorni in un cassetto tradizionale per frutta e verdura e 2 volte di più in un vano BioFresh (più o meno 80 giorni, a secondo del loro livello di maturazione).

Nota bene: se il frutto è bacato i tempi di conservazione potrebbero accorciarsi.

I kiwi possono inoltre essere conservati in freezer fino a 12 mesi; tuttavia, contengono molta acqua e nonostante il loro gusto risulti ottimale una volta scongelati, il frutto perde inevitabilmente la propria compattezza. È perciò un’ottima idea quella di congelare i kiwi in purea; dopo lo scongelamento, possono essere utilizzati in maniera versatile per la preparazione di smoothies, cocktails, marmellate o per decorare i tuoi dessert.

*Tutti i dati sono valori indicativi e dipendono nei singoli casi dalla varietà e quindi dalla corretta conservazione senza interruzione della catena del freddo dalla raccolta/produzione all'apparecchiatura Liebherr. Per gli alimenti con indicazione della durata di conservazione minima vale sempre la data indicata sulla confezione.